Il Cairo...sconosciuta, esotica e affascinante meta...piena di contraddizioni e di storia...di cultura e di vita....meta sacrificata al culto dei templi e troppo spesso oggetto di scarsa attenzione rispetto a quanto merita....è così che poteva andare anche per me...e invece ci ho voluto investire attenzione...l'unica cosa che avevo a disposizione, non potendo contare su un budget di viaggio alto....partendo dall'esperienza di alcuni amici mi sono voluto avventurare nella ricerca di contatti locali che mi potessero garantire guida turistica e accompagnamento nella visita della città...avrei dovuto stare pochi giorni ma volevo che fossero intensi..e un po' i racconti di chi c'era stato mi avevano spaventato...per fortuna l'esperienza personale mi ha confermato che mai come in questo caso la scarsa dimestichezza con la lingua si accompagna alla scarsa propensione a saper cogliere la vera natura delle cose. Sono di ritorno da un viaggio indimenticabile...e non perchè sia stato un'odissea...ma per aver rappresentato quasi un tuffo nella civiltà...quella vera...fatta di storia, di cultura e anche di diversità.
Avevo i biglietti aerei..avevo l'hotel...non mi restava che trovare chi potesse farmi da cicerone locale....un po' di ricerche..qualche e-mail...lo scambio di opinioni...poca contrattazione...e alla fine ho trovato tutto....con scetticismo e un po' di timore..ma mi sembrava di aver trovato una buona proposta....ad un prezzo economico una guida che parlava italiano, un pulmino con aria condizionata e un autista a disposizione per buona parte della giornata...ho proposto un programma di viaggio..mi è stato confermato addirittura arricchito di altre interessanti mete....cosa volere di più?
Restava solo la partenza...superate le peripezie legate al volo dall'Italia (Alitalia...quello si che è terzo mondo...) siamo arrivati in un aeroporto deserto...in piena notte...senza nessuno che ci aspettasse (unica pecca del viaggio...la proposta non comprendeva i trasferimenti da e per l'aeroporto). Troviamo una soluzione...abbastanza economica ma che, partendo con molti pregiudizi e scarsa confidenza, ci ha in un primo momento fatto dubitare che avessimo iniziato già il viaggio con il piede sbagliato...e invece ci sbagliavamo sul piede e non con il piede....tutto tranquillo..tutto a posto..arriviamo all'albergo...bellissimo...stanze belle....ma era piena notte...la mattina avremmo dovuto iniziare la nostra scarpinata...e la guida sarebbe stata puntuale...ore 10:oo nella Hall dell'albergo...con i nostri nomi su una tabella....e noi puntuali ci presentiamo e troviamo il sorridente e gioviale Ayman che ci accoglie...è subito intesa...parla la nostra lingua meglio di tanti nostri connazionali..e ne conosce non solo inflessioni ed espressioni ideomatiche ma anche e soprattutto usi e circostanze...si..ottima impressione....ci conduce al pulmino e conosciamo il simpatico Mohamed....sorride e si capisce che fa qualsiasi cosa vogliamo..peccato che non parla molto...e non parla affatto la nostra lingua...a differenza di Ayman che è un vulcano di simpatia rimane ai margini delle discussioni, attento al caotico traffico della città che richiede venti occhi e non solo due...prima tappa alla Cittadella...e li capiamo che la nostra guida non è solo simpatica ma è anche preparata....ci studiamo...e capiamo che sarà un bel viaggio forse per entrambi...l'esperienza delle guide quando lavorano con gruppi è di forte spersonalizzazione....ma con lui è da subito come stare con un amico...posti splendidi...seconda tappa al museo egizio...magnifico repertorio...ma che confusione...se non hai una guida non sai che guardi...è una specie di deposito...la grotta di Ali babà piena di tesori messi alla rinfusa...ci sceglie lui cosa guardare seguendo un itinerario storico...quando usciamo la fila per l'ingresso è chilometrica...e noi ci beamo del fatto che la nostra guida, a differenza degli altri, ci segue e si prende cura di noi...chi la sera precedente all'aeroporto ci aveva guardato come se fossimo degli sfigati ora rosicava....ed era giusto così...si parte per l'isola di Roda...e il Nilometro..ma prima abbiamo appetito..è tardi..che facciamo? Gli spieghiamo che ci basta anche una cosa veloce e ci porta in un posto dove fanno una sottospecie di fastfood locale...una squisitezza e due lire...siamo molto stanchi....ma appagati...per il giorno dopo ci aspetta una faticata e ci si chiudono gli occhi...meritiamo un po' di riposo...e in albergo crolliamo...ma la sera possiamo già godere della bellezza del posto intorno all'hotel..la bellissima Zamalek....è un sogno...ragazzi...siamo a Il Cairo...ma dove caspita sono stati quegli stolti che ne parlavano tanto male????
Il giorno dopo sveglia presto, abbondante colazione e si parte per la parte archeologica...Saqquara....e visita all'interno di una mastaba...con tanto di visita a tomba decorata....quelle delle piramidi non sono così...e qui la visitiamo gratis e con stupore...Ayman conosce tutti ed è ben voluto da tutti....potevamo essere più fortunati? La visita prosegue con un fuori programma...anticipiamo le piramidi del Dashur , quella rossa e quella romboidale, prima di fare tappa a Menfi (stupenda la sfinge e il colosso) e poi andare alla volta di Giza....nonostante fossimo preparati a vedere la città a ridosso delle Piramidi lo spettacolo non è deludente...millenni di storia messi li di fronte...e si sentono tutti addosso con il loro magnetismo e la loro inconfutabile bellezza.....si paga per fare tutto...ma con Ayman riusciamo anche a bypassare la lunga fila di turisti in coda al botteghino....una giornata uggiosa e coperta, con tanto di pioggerellina, ci aiuta a superare il caldo....visita alla barca solare e infine alla Sfinge....che posti...che emozioni...a pranzo andiamo in un locale vicino...comprendiamo che è un locale convenzionato con i Tour operator...e noi riceviamo il trattamento di favore che ricevono le guide....paghiamo veramente poco rispetto a quello che mangiamo...un pranzo a buffet decisamente buono....ma non sarà il migliore della nostra permanenza.....satolli e soddisfatti torniamo in albergo....il tempo di riprenderci e già siamo in giro per fare tutto il giro del lungonilo di Gezira....visioni mozzafiato di una città che è incantata...lontano anni luce da quel tugurio che molti si ostinano ancora a dipingere...e che rappresenta solo un parte, neanche la più importante, di una città dai mille volti....
Il giorno dopo è la volta della parte copta....museo copto (tutta un'altra musica rispetto a quello egizio...meno cose ma messe bene...)....chiesa La Sospesa.. .S. Giorgio..San Sergio...e poi il ghetto....la sinagoga....e dopo ancora la Moschea più antica della città....i ricordi si sommano e si intrecciano…è una esperienza totalizzante che pervade e che difficilmente rende tutto così netto…anticipiamo la visita al bazar di Kan-el Kalili….non prima di aver fatto un giro in quella che tutte le guide riportano come l’unica moschea non aperta ai turisti..ma dentro si respira un’aria mistica…un mausoleo meta di pellegrinaggio ci fa comprendere come la santità sia qualcosa che non ha confini…riprendiamo la visita turistica come da programma, anche se il programma oramai è più una indicazione….il famoso bar degli specchi è la cosa più deludente del tutto…più un nome che non un sito…ma deludente è anche il mercatino di paccottiglia, che dei colori e dei rumori decantati nulla ha se non un fastidioso richiamare da parte di chi non vende nulla che probabilmente non provenga dalla Cina…ci affrettiamo a terminare un giro che vediamo gli altri nostri connazionali a caccia di insignificanze sembrano apprezzare….il pranzo è una nuova sorpresa…sempre un posto con buffet ma di qualità ancora superiore….e a prezzi che in Italia non ci consentirebbero di prendere neanche una colazione…anche nel self-service i cuochi locali dimostrano di non smentire la loro meritatissima fama…la visita finisce con i nostri eroi che ci scaricano di fronte al Fish Garden, sorta di giardino dei sogni con grotte artificiali e acquari costruito nel 1800. Sta chiudendo…che disdetta…ma i furbi egiziani non si lasciano sfuggire l’occasione di fare un favore a qualcuno (sono gentili sempre e comunque) e di guadagnarci qualcosa (se a essere gentili gli viene qualcosa ancora meglio): il guardiano caccia fuori tutti ma per una modesta (per noi almeno) mancia..non solo ci fa entrare..ma ci guida nel percorso…e ci apre addirittura la piccola dependance dove sono custoditi i pesci, in attesa del restauro delle vasche….è un posto incantato..tenuto molto bene (non si direbbe…ma il Cairo è un posto verde…e gli egiziani sono bravissimi giardinieri….ma c’è qualcosa che non sanno fare?!?)….visita memorabile…scatti fotografici stupendi….il giorno successivo, puntuale, l’autista ci preleva dall’hotel e ci porta di prima mattina verso la nostra guida fidata…Moschea di ibn Tulun, Casa – Museo di Gary Anderson, Moschea-madrasa del sultano Hassan, Moschea Er-Rifai e poi fugace passeggiata in auto nella Citta’ dei Morti: questo è il programma…il giorno è incerto…cielo plumbeo…eh si….siamo proprio nel pieno di una bella tempesta di sabbia…ora si spiega quella patina che avvolge tutto e fa sembrare tutto un paesaggio post-nucleare….è talmente fine e invasiva che al termine della giornata ne ritroverò tracce anche dentro gli slip…eh si….eppure giuro, non mi sono calato le braghe all’aperto!
La visita alla Madrasa è entusiasmante…è tutto mega..tutto maxi…tutto magnificente…sembra di stare in una delle nostre basiliche…comprendo subito il significato e la differenza di quei luoghi..sono luoghi in cui poter pregare, non strettamente luoghi di preghiera….e dentro si respira pace e rispetto…per tutto e tutti. La visita alla casa museo dell’ufficiale inglese è molto particolare….un’accozzaglia di anticaglia e Petrella di tutto rispetto, assortita con gusto e pervasa da quel sottile filo di ambiguità che segue la nomea del titolare….la nostra visita guidata certamente ci favorisce rispetto a un gruppo di studenti locali che sembrano più impazienti di uscire che non di vedere cose che per noi rappresentano un miraggio e non una quotidianità. Purtroppo nella città dei morti non si può stare molto..la zona è chiusa per motivi di sicurezza….ma tanto basta per capire di cosa si tratta….compenseremo con il pranzo in un locale tipico…dove mangiamo una squisita zuppa e un ottimo dolce…ovviamente sempre per i pochissimi spicci e sempre con la stessa massima soddisfazione…il locale è frequentato solo da gente del posto…molto noto ma solo fra i cairoti…grazie Ayman per avercelo fatto scoprire….decidiamo di farci lasciare allo zoo….dallo zoo di una città si capiscono molte cose…certo..la giornata non è delle migliori per visitare un parco…tutto ha un colore giallognolo..affievolito dalla tempesta del deserto..ma abbiamo a disposizione un’oretta…e la visita merita…il parco è molto bello e tenuto abbastanza bene…non altrettanto si può dire della fauna..praticamente inesistente..o quanto meno invisibile….ma è ora di chiudere, e onde evitare che qualcuno “ci provi”, chiedendoci soldi pure per restare, memori dell’esperienza al Fish Garden. Il quinto giorno da programma ci sono la Moschea di al-Mu'ayyad e La via storico – monumentale El Moez sede di antiche scuole islamiche ,fontanili pubblici e mosche. Una delle giornate più intense: la tempesta di sabbia è solo un ricordo…nella sera un fresco vento ha spazzato via tutto e restituito alla città la limpidezza e i colori che merita…e non poteva essere giornata migliore per godere di tanta bellezza…in questa strada a ogni metro spunta qualcosa…si aggiunge qualcosa alla prospettiva….un incanto…e speriamo che quando verrà inserita nei circuiti turistici non perda questo fascino, cui contribuiscono sicuramente i locali e i rivenditori di Narghilè presenti in massa…nota di servizio….la nostra guida ci offre una bibita, consigliandoci un succo di Mango..bhè…dimenticate qualsiasi cosa ci propongano qui che porta quel nome….la visita si arricchisce con una perla rara ma indimenticabile…la casa di Al-Suhaymi, bella da far impallidire la grottesca casa di Gayer Aderson. E poi finalmente, tra una moschea e un minareto..dopo aver ammirato una vista mozzafiato da una delle torri di Bab Zweila, stupenda porta della città, entriamo in un mercato che ci fa vivere la vera emozione di un mercato cairota…che profumi..che suoni…che colori…che incanto…..siamo al settimo cielo..e ci muoviamo tra la gente come se fossimo dei loro…non ci sono turisti qui ma questo non ci rende oggetto di curiosità o di attenzione…ah…quanto siamo sciocchi noi occidentali…La giornata si chiude con un eccellente pranzo a Felfelà…posto rinomato dalle guide turistiche…dove però prendiamo piatti che ci consigliano…..grazie alla guida…la nostra….ma solo il posto merita una visita….sembra di stare in un film di Disney…..una visita alla Cairo Tower ci fa digerire il tutto…e ci fa capire quanto sia sterminato e vasto il tutto..e quanto siamo piccoli e insignificanti noi……che peccato che domani debba finire tutto…..
Il sesto giorno è la nostra partenza..ci accomiatiamo dall’hotel, con tanto di saluto del gentilissimo Sales manager….e veniamo portati a una nuova tappa che avevamo concordato..il Villaggio faraonico…le snobbiste guide lo riportano come attrattiva per bambini…forse un po’ di puzza sotto il naso in meno e un po’ più di iniziativa gli farebbero cambiare idea…concordiamo una visita a pacchetto che comprende anche minicrociera sul Nilo e pranzo….il bello è che essendo presto quando iniziamo..praticamente tutto si svolge per noi…avete presente Disnayland? Bhè…se mettete il tema l’antico Egitto come filo conduttore ci siamo….è entusiasmante: proprio come ne avevo letto su guide e siti internet….una barca ti porta in mezzo a isolotti dove è ricostruita la storia antica di questa terra e di questo popolo…per poi proseguire la visita dentro ricostruzioni di case e tempi…musei tematici…e una perfetta ricostruzione della Tomba di Tutankamon….da far impallidire le nostre Mirabilandie….il tempo stringe e la crociera sul Nilo deve terminare in una mezz’ora…un peccato….avrei voluto comprare qualche bellissimo papiro, che qui sono di qualità e costano anche molto poco….sarà per la prossima volta…siamo lontani dall’aeroporto e dobbiamo andare…dalla macchina scorgiamo molte cose che prima non avevamo avuto modo di notare….e scattano i paragoni con la nostra Roma….ma non si può andarsene senza una visita alla casa del Barone..eccola…accidenti è passata….torniamo indietro…no…non si può mancare…per quanto sia chiusa per restauro e cinta da una inferriata lascia a bocca aperta…un misto tra la Sagrada Famiglia e un tempio buddista….speriamo sia presto visitabile……la copia del colosso di Ramesse ci dice che l’aeroporto non è lontano..e che la nostra esperienza si sta per esaurire..non se ne esaurisce il ricordo..e la gioia ad esso legato….sono cose che ti restano nel cuore per molto tempo…grazie Ayman, grazie Mohamed, grazie Jasmine…grazie il Cairo, grazie Egitto…e a presto.
Roberto.
Maggio 2009